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#iorestoacasa - La 'Giornata della poesia' della primaria S. Ambrogio

Aggiornamento: 21 apr 2020





Tutti i nostri bambini si sono espressi su come stanno vivendo questo tragico momento storico causato dal Covid 19: attraverso disegni, poesie e racconti, hanno dato sfogo ai propri pensieri, galoppando con la fantasia per superare i confini delle mura domestiche. La casa è diventata un microcosmo, tutto è stato stravolto, ma...

TUTTO ANDRA' BENE!

Il loro entusiamo è coinvolgente. Al lettore non rimane altro che leggere e emozionarsi



I disegni della Classe Prima


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I disegni e le poesie della Classe Seconda



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Le poesie in libertà della Classe Terza


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Il Padlet, contenente i lavori in stile “Caviardage” per la Giornata della Poesia, della classe Quarta.



clicca qui sotto per accedere alla gallery completa di tutte le poesie



(clicca sull'immagine qui sotto per accedere al link)





 

I lavori della Classe Quinta



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PENSIERI IN QUARANTENA

In questo periodo mi sento triste, mi manca la scuola e i miei amici, la libertà di uscire e sono triste e impaurito per le notizie che arrivano.

Penso che Madre Natura, in modo MOLTO crudele abbia voluto fermarci per quello che le stavamo facendo.

Speriamo che dopo tutto questo la coscienza degli uomini possa cambiare.

Emanuele Assandri



L’EMERGENZA

Tutto è cominciato un mese fa, forse un mese e mezzo fa.

Ricordo che, affacciandosi alla finestra l’ultimo dell’anno, vidi un’ambulanza ferma proprio davanti al palazzo di fronte a quello dove abitiamo io, i miei genitori e i miei nonni. Ho poi saputo che il signore che si era sentito male è morto quasi subito perché non riusciva più a respirare. Ora che ci penso potrebbe già essere stata una delle prime vittime del Corona virus (un nome così bello per una malattia così letale).

Ma ritorniamo a un mese e mezzo fa…

La nonna Nene, che secondo me è un po’ paranoica, una mattina tutta spaventata ci ha riferito le notizie del TG su ciò che stava accadendo in Cina: il contagio, l’emergenza, i provvedimenti presi dal governo per isolare Wuhang, la città più colpita da questa triste calamità.

Non c’era giorno che in casa ci sentivamo ripetere le stesse cose: state attente, non andate al supermercato nelle ore di punta, non uscite a correre, ecc…

La mia mamma, però, ha un temperamento battagliero e, quasi per ripicca, la domenica dopo ci ha portato a mangiare al ristorante giapponese, dove abbiamo mangiato delle vere prelibatezze. Nei giorni successivi i nonni ci guardavano con occhi sospettosi, quasi con la lente d’ingrandimento, come se cercassero i primi sintomi della malattia.

Devo dire che io e la mia mamma (il papà no perché alla sera era troppo stanco), con notevole incoscienza e in modo furtivo, senza farci sentire uscivamo a correre quando faceva buio.

Quando la nonna l’ha scoperta è scoppiato il finimondo: i toni si sono accesi, sono volate parole forti, tremavano i muri.

Poi è arrivata l’ordinanza del governo italiano e l’invito a tutti i cittadini di restare a casa.

Le scuole sono rimaste chiuse ed io, ad essere sincera, i primi giorni ero contenta soprattutto perché potevo stare a letto un’oretta in più. Ma ora sento la mancanza dei miei amici, dei giochi, dei litigi, delle strette di mano per fare la pace. Sento la mancanza dei miei dolcissimi insegnanti, delle bellissime ore interessanti e un po’ faticosette passate con loro. È vero che siamo connessi con il PC, ma non è la stessa cosa.

Oggi è iniziata la primavera, ma io sono un po’ triste e ogni giorno di più sento il desiderio profondo di uscire all’aria aperta, di sentire il profumo dei fiori, di vedere il risveglio di questa natura così bella che ci circonda!

Aurora Azzurra Zaniboni


CORONA VIRUS

QUESTO VIRUS È L’INCARNAZIONE DELL’ OSCURITA’

PERCIO’ SIAMO NOI A DOVER PORTARE FELICITA’,

IN QUESTO MOMENTO ORRIBILE E OSTILE

CHE MOLTE PERSONE HA FATTO MORIRE.

QUESTO È UN OSTACOLO DELLA VITA DA OLTREPASSARE

PER POI AVANTI POTER ANDARE,

NON CI DOBBIAMO DEMORALIZZARE

MA QUESTA LOTTA DOBBIAMO SUPERARE.

PER FARLO DOBBIAMO FARE ALCUNI GESTI:

LAVARSI LE MANI PER ESSERE PULITI E FRESCHI,

DOBBIAMO USCIRE SOLO PER NECESSITA’

CIOE’ PER LAVORO O PER LA SPESA DA FARE IN CITTA’,

TENERE LA DISTANZA DI ALMENO UN METRO

PER NON FINIRE IN UNO SPETTACOLO BRUTTO E TETRO,

INDOSSARE LA MASCHERINA PER PROTEGGERCI DA QUESTI MALANNI

FARLO PER GIORNI, MESI, MA SI SPERA NON PER ANNI.

Martina Zanoni


CON LA FANTASIA LA MIA CASA DIVENTA …

CON LA FANTASIA LA MIA CASA DIVENTA UN AEREOPLANO

CHE NEL CIELO VOLA PIANO,

UNA SCATOLA DA CUI TUTTO SI PUO’ OSSERVARE

O UN TRENO CON CUI SI PUO’ VIAGGIARE.

IN QUESTO MONDO TUTTO SI PUO’ FARE

PERCHE’ LA FANTASIA NON HA LIMITI DA POTER OLTREPASSARE,

DA UN PICCOLO POSTO ALL’ INFINITO

ED È UN PECCATO QUANDO TUTTO È FINITO.

L’ARMADIO PUO’ DIVENTARE UNA SCATOLA GIGANTE

E LO ZAINO UN OGGETTO PARLANTE,

I LIBRI COME TANTI COLORI

E LE MATITE COME DEI FIORI.

L’ALBUM DELLE FOTOGRAFIE UNA GRANDE STORIA

CHE MAI TI ANNOIA,

IL DIVANO COME UNA NAVE DEI PIRATI

MA TUTTI SE NE SONO ANDATI,

È RIMASTA SOLO LA TUA FAMIGLIA

CHE TI PORTA ALL’ISOLA CON UN BATTITO DI CIGLIA.

Martina Zanoni


CON LA FANTASIA LA MIA CASA DIVENTA… Una città

La cucina è il supermercato,

che nel far la spesa qualcosa mi son scordato.

La camera da letto è come un albergo,

dove passo sia l’estate che l’inverno.

Il corridoio è una tangenziale,

ma ogni tanto mi posso anche fermare.

In salotto c’è l’animatore,

con lui passo ore ed ore.

Poi nel bagno c’è la doccia

e mi rinfresco la capoccia.

Alessio Faelutti



STIAMO A CASA

A entrare in casa dobbiamo essere sgaggi

perché la soluzione siamo noi, non sono gli altri.

Negli ospedali non ci sono più posti letto,

infatti dobbiamo stare sotto al nostro tetto.

Nelle cose brutte guardiamo le cose belle.

Per esempio… con la famiglia possiamo vedere le stelle!

Matteo Miglioli


POESIA

La Poesia è un tratto di luce verso l’universo.

La Poesia è un abbraccio di un amico che ti vuole bene.

La Poesia è gioia è dolore è vita.

La Poesia è un ricordo di una persona che c’era sempre quando tu eri giù di morale e ti faceva sentir bene.

La Poesia è fantasia.

La Poesia è anima.

La Poesia è la cosa che ami di più.

La Poesia è la tua migliore amica.

Alice Cannavò


CON LA FANTASIA LA MIA CASA DIVENTA...

Con la fantasia la mia casa diventa la più bella che ci sia.

Il disordine non regna sovrano, neanche quando siamo

tutti e tre sul divano.

Le stanze sono tante, un po' su e un po' giù, ci sono anche le ante, e la mamma di pulire non ne può più.

L'aria entra dalla finestra aperta: è fresca e pura; la porta è sempre chiusa, ma stiamo aspettando tutti che passi la paura.

Mi mancano tutti, gli amici, parenti, nonni, scuola e maestri.

Siamo tutti sempre in casa, che ormai ci fa passare la giornata, ne usciremo però salvi, anche se molto stanchi.

Giulia Zanini


Con la fantasia la mia casa diventa...

La casa è molto importante, a me piace quella che ho perché non mi manca niente, ma se devo volare con la fantasia la farei diventare una villa tutta bianca con un giardino e molti fiori colorati e profumati, una piscina enorme con i massaggi, così posso giocare con i miei amici e mio fratello.

All'interno, deve essere con molte stanze tra cui una per imparare musica, un'altra dedicata allo studio e infine una per gli animali, come il cane, il gatto e tre canarini.

In giardino vorrei anche che ci fosse una stalla dedicata ai cavalli, così nel tempo libero potrei praticare equitazione.

Dea Gjoka

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